domenica 13 aprile 2008

Torta di cioccolato e tofu


Torta vegana! Ho scoperto che il mio piccolissimo pubblico è al 50% di vegani, allora cercherò di ringraziarvi con tante belle ricette vegane. Secondo me i dolci sono tra quelli che si prestano di più a essere "veganizzati". Poi fortunatamente il cioccolato è vegetale! :D

Come avrete notato, sono in un periodo cioccolatoso! Questa torta sperimentale mi è venuta in mente facendo il fudge al cioccolato (ricetta precedente) e la famiglia ha apprezzato molto, grandi e piccina... riuscita al primo colpo!

Ingredienti:
80 gr di farina bianca
20 gr di fecola di patate
100 gr di mandorle tritate
200 gr di zucchero di canna grezzo
150 gr di margarina vegetale
675 gr di tofu
1,75 dl di olio extra vergine di oliva (consiglio un ligure leggero non profumato)
1,25 dl di succo di arancia
1,75 dl di latte di soia
50 gr di cacao in polvere
un pizzico di cannella in polvere
vaniglia in stecca

Esecuzione, maestro!
Mettere a bagno un pezzetto di cannella nel latte di soia tiepido e toglierlo al momento di usare il latte. In una ciotola si mettono farina, mandorle, 1 cucchiaio di zucchero e si mescola bene. Incorporare la margarian e lavorare fino a ottenere un impasto omogeneo. Imburrare una tortiera di diametro 23/25. Sistemare questo impasto in modo da coprire completamente il fondo. Tagliare il tofu e frullarlo con tutti gli altri ingredienti fino a ottenere una crema vellutata. Versare la crema sull'impasto e far cuocere la torta in forno preriscaldato a 160° per 1 ora e mezza, deve risultare ben cotta.
Si può servire naturale oppure spolverizzata di cacao e zucchero a velo.

In estate è buona con una pallina di gelato di soia alla vaniglia!

Fudge al cioccolato


Il fudge mi piace perché è un dolce molto versatile e ... veloce! :D Si può servire intero o a quadratini, come fanno gli americani. A pezzetti è la versione preferita dai bambini! La ricetta è vegetariana, con uova e latte ma magari qualche vegano di passaggio riuscirà ad adattarla con latte di soia e... (?). Chi mi aiuta? :)

Ingredienti:
50 gr di margarina vegetale (più un cucchiaio per imburrare)
75 gr di zucchero di canna integrale
2 uova intere sbattute
3,5 dl di latte
50 gr di noci e nocciole sgusciate, tritate
40 gr di farina bianca
3 cucchiai di cacao in polvere
zucchero a velo e cacao in polvere per decorare

Preparazione:
Imburrare una pirofila da forno della capacità di circa 1 lt. Fare una crema con margarina e zucchero, sbattendoli bene. Aggiungere le uova sbattute e un cucchiaio di cacao. Aggiungere il latte e la frutta secca a pezzetti. Setacciare la farina e il restante cacao nel composto e girarlo delicatamente da sotto a sopra per mescolarlo bene. Versare il composto nella pirofila e metterla in forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti, deve restare morbido. Spolverizzare con zucchero a velo e cacao.
Io di solito lo lascio anche un'ora in frigo prima di toglierlo dalla pirofila, in modo che facendolo a pezzetti, restino belli compatti.

Buonissimo con panna montata e frutti di bosco!

venerdì 29 febbraio 2008

Crema piccante di peperoni rossi


Ho rielaborato la famosa red hot chilli pepper soup, stemperandola un po' per renderla adatta a tutti i palati e non anestetizzarli visto che seguono altre portate :D E' una crema facile da preparare ma che ha molto successo con gli ospiti: a vederla sembra una pappa al pomodoro ma il gusto è sorprendente!
Spero che serva a Bee per le sue cene! :D

E' una crema vegetariana ma può diventare vegan sostituendo lo yogurt vaccino con panna di soia (anche se si perde quel contrasto acidulo dello yogurt). Eviterei invece lo yogurt di soia che ha un gusto troppo asciutto.

Ingredienti per 4 persone:
250 gr di peperoni rossi tagliati a julienne
1 cipolla bianca piccola affettata finemente
2 spicchi di aglio schiacciati
1 peperoncino toscano (peperoncino zenzero) tritato
3 dl di passata di pomodoro
6 dl di brodo vegetale
1 vasetto di yogurt bianco intero
timo per guarnire
olio di oliva extra vergine

Preparazione (velocisssssssssssima!):
Stufare in una casseruola i peperoni con peperoncino, cipolla e aglio in un dito di brodo. Aggiungere un filo di olio extra vergine, la passata e il restante brodo. Far sobbollire 20 minuti facendo attenzione che non si attacchi al fondo. I peperoni devono ammorbidirsi ma non destrutturarsi. Inserire il mixer ad immersione e frullare fino a ridurre tutto a una crema. Regolare di sale e servire in ciotole guarnendo con un cucchiaio da tavola di yogurt e un rametto di timo.

Suggerimento: fate delle decorazioni con lo yogurt. Immergete il cucchiaio nello yogurt e usatelo come fosse un pennello, disegnando sulla superficie della crema un cuore o una spirale o uno zig-zag (sono i più semplici). Se riuscite a reclutare erbaviola, fatevi disegnare le foglie!

martedì 12 febbraio 2008

Sformatino di bulgur vegetariano

E' un piatto veloce che può anche essere preparato con anticipo e scaldato al momento di servire. Il segreto infatti sta proprio nel far riposare il bulgur, più riposa e più si amalgamano bene i sapori. Se lo preparate con anticipo vi suggerisco di tenerlo nelle forme fino al momento di servire, i sapori e gli aromi si manterrranno più concentrati.
D'estate sono ottimi freddi, conditi con succo di limone.

Ingredienti per 4 persone:
75 gr di margarina vegetale
1/2 cipolla rossa affettata
2 spicchi di aglio schiacciati
350 gr di bulgur
175 gr di pomodori privati dei semi e tritati
75 gr di cime di broccoli
850 ml di brodo vegetale
2 cucchiai di miele chiaro o malto di orzo
50 gr di uvetta sultanina
50 gr di pinoli
1/2 cucchiaio di cannella macinata
1/2 cucchiaio di cumino
sale e pepe
per guarnire: prezzemolo tritato e intero

Fate sciogliere la margarina in un tegame. Aggiungete la cipolla e l'aglio e fateli saltare per 2-3 minuti, mescolando ogni tanto.
Aggiungere il bulgur, i pomodori, i broccolim il brodo e far bollire. Riducete il calore, coprite e fate cuocere per 15-20 minuti mescolando ogni tanto.
Aggiungere il miele, l'uvetta, i pinoli, la cannella, il cumino, il sale e il pepe e mescolare bene. Togliere il tegame dal fuoco, coprire e lasciare riposare 10 minuti, se volete una volta tiepido potete aggiungere un po' di rosmarino tritato. Sistemare il composto in un piatto da portata caldo. Guarnire con il prezzemolo.

sabato 9 febbraio 2008

Zuppa di topinambour aromatizzata all'arancia


Eccomi di ritorno! Prima di tutto devo ringraziare la mia amica Erbaviola che con santissima pazienza mi ha mandato un messaggio via email al giorno per incitarmi a continuare questo blog. E non è finita qui: chi credete che faccia le immagini? io con il paiolo? :D L'erbetta è stata a spiegarmi con pazienza e poi... eh... le ha fatte lei! Ma ho promesso solennemente che imparerò a usare il softuer di peinting o qualcosa di questo tipo.
Poi devo ringraziare Vera, che leggo spesso ... lo spesso che permette un lavoro e una famiglia! E' stata così carina da segnalare questo blog anche se aveva solo due ricette e anche se parlo di cucina vegetariana e non vegana ! L'erbetta ripete: che figure mi fai fare! Aggiorna il blog!
Eccomi :D

Aloooora (come dice mia figlia) in onore di queste due cuoche vegane d.o.c., oggi vi propongo questa zuppa di topinambour aromatizzata all'arancia. E' una ricetta che ho creato partendo da un piatto israeliano, la zuppa di carciofi di Gerusalemme. I carciofi di Gerusalemme sono patate, piccole come le nostre novelle più o meno e il gusto l'ho trovato più vicino al topinambour che al carciofo.

Ingredienti per 4 persone
700 gr di topinambour
6 cucchiai di succo di arance filtrato
25 gr di burro di soia
1 porro
1 spicchio di aglio
300 ml di brodo vegetale
150 ml di latte di soia
2 cucchiai di semi di coriandolo pestati
150 ml di yogurt di soia naturale non zuccherato
per guarnire: buccia di arancia, porro, 1 foglia di radicchio rosso

Lavare i topinambour e disporli in una pentola con 2 cucchiai di succo d'arancia e acqua quanto basta per coprirli. Portateli a ebollizione e riduceter il calore, facendoli cuocere per 20 minuti circa.
Sgocciolare intanto i topinambur e tenere da parte 400 ml del liquido di cottura. Una volta raffreddati, pelarli e disporli in una zuppiera. Passare al passaverdure la polpa. Vi sconsiglio di usare il robot da cucina, li destruttura troppo.
Sciogliere il burro in una pentola larga per farvi saltare il porro tagliato a rondelle e l'aglio per 2-3 minuti. Aggiungere la polpa di topinambour, il liquido messo da parte, il brodo, il latte e il succo d'arancia. Portate a bollitura e fate cuocere per 2-3 minuti.
Togliere i pezzi del porro con una schiumarola e tenerli da parte. Trasferire la zuppa in un mixer e frullarla per 1 minuto fino a che diventerà una crema. Porre la crema in una zuppiera e aggiungere il porro prima messo da parte, i semi di coriandolo e lo yogurt. Passarla nelle ciotole da zuppa, guarnendo con buccia di arancia su pezzetti di radicchio e rondelle di porro fresco.

venerdì 14 settembre 2007

RISOTTO ALLA TREVIGIANA E BAROLO


Ingredienti per 4 persone:
  • 350 gr di riso carnaroli (io ho usato il riso carnaroli da agricoltura biologica di Michele Perinotti - Gli Aironi, un riso di eccellente qualità e ottima tenuta in cottura, purtroppo molto difficile da trovare)
  • 1 cipolla
  • 1 cespo di radicchio
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 bicchiere di Barolo (io ho usato un Barolo 2001 Carlin de Paolo, intenso ma morbido)
  • 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato (facoltativo)

Pulite il radicchio, lavatelo, sgocciolatelo bene poi tagliatelo a striscioline sottili. Mettete in un tegame 4 cucchiai di olio e la cipolla tritata finemente; una volta appassita aggiungete il radicchio. Quando sarà insaporito versate il riso, fatelo tostare qualche minuto mescolando, quindi proseguite la cottura bagnando prima con il vino e poi aggiungendo il brodo necessario, un mestolo alla volta. A cottura ultimata aggiungete 2 cucchiai di olio per mantecare e il Parmigiano se desiderate.

Io sconsiglio l'uso del parmigiano su un risotto che trova già due sapori apprezzabili nel barolo, specialmente se di alta qualità come questo, e nel radicchio che per essere apprezzato non deve venire coperto da sapori troppo salati come quelli di un formaggio grana stagionato. Però alcune ricette lo riporttano e per dovere di cronaca... ;)

Vini: consigliato accompagnare con lo stesso Barolo utilizzato per il risotto, in questo caso un
2001 Carlin de Paolo, molto adatto anche ad accompagnare i formaggi

lunedì 7 maggio 2007

SAMOSA DI VERDURE

Il samosa è uno snack originario di India, Bangladesh e Pakistan, facilissimo da trovare nei ristoranti indiani sia come antipasto che come secondo. Io me ne sono invaghita dalla prima volta che l'ho assaggiato e ho tentato subito di ricrearlo. La ricetta di seguito è una di quelle che mi piacciono di più e mi vengono meglio. Ci sono una varietà enorme di ripieni per samosa, ne metterò anche altri. Sono ottimi accompagnati con la salsa all'aglio indiana :D

Ingredienti per 12 samosa
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cipolla bianca tritata finemente
1/2 cucchiaio di coriandolo macinato
1/2 cucchiaino di cumino macinato
1 pizzico di curcuma
1/2 cucchiaino di zenzero macinato
1/2 cucchiaino di garam masala macinato
1 spicchio d'aglio schiacciato
225 gr di patate tagliate a dadini
100 gr di piselli
150 gr di spinaci tritati
12 fogli di pasta fillo per l'involucro
olio di oliva o semi per friggere

Procedimento
Inizialmente si prepara il ripieno. Si scalda l'olio in una padella e vi si fa saltare la cipolla per 1-2 minuti, fino a che non sarà ammorbidita ma non dorata. Si aggiungono tutte le spezie, l'aglio e si fa cuocere per un minuto. A questo punto si aggiungono le patate e si fa cuocere a fiamma bassa per 5 minuti, mescolando fino a che iniziano a diventare morbide. Si aggiungono per ultimi piselli e spinaci che necessitano solo di 3-4 minuti di cottura. Lasciar riposare la preparazione e intanto stendere la pasta fillo su una superficie pulita. Tagliare i fogli a metà nel senso della lunghezza. Si sistema sull'estremità di un foglio 2 cucchiai di ripieno. Si chiude a triangolo su un angolo e si continua a piegare a fagotto fino alla fine della striscia di pasta. Sigillare su un angolo alla fine. Si fanno così 12 samosa. Si scalda l'olio per friggere a 180°. Io uso l'olio di oliva per friggere i samosa. Si friggono solo per 1-2 minuti, fino a che saranno dorati. Si mettono ad asciugare su un foglio di carta e si tengono in caldo, eventualmente in forno a 50 ° C intanto che si terminano di friggere gli altri.
Vanno serviti caldi anche se ammetto che io se ne avanzano me ne gusto anche qualcuno freddo ;)